Chiesa di San Rocco

  • Indirizzo – Via Università, 8 – Parma (PR)  – Italia

La chiesa di San Rocco venne iniziata a Parma nel 1528, per un voto fatto dalla cittadinanza durante una pestilenza: la cura dei lavori di costruzione venne affidata alla confraternita di San Giovanni decollato, ma nel 1564 passò ai gesuiti che, nel 1572, diedero un nuovo e decisivo impulso all’opera. Alla progettazione dell’edificio (a pianta centrale, cosa eccezionale per una chiesa gesuitica) parteciparono gli architetti G.Valeriano, G.Soldati, G.de Rosis, L.Bienni e T.Blandino, al quale si deve il disegno definitivo. Nella seconda metà del XVI sec. accanto alla chiesa venne eretto il Collegio dei Gesuiti e nel 1599 vennero avviati i corsi universitari. La chiesa fu completamente riedificata nel XVIII secolo sotto la direzione di E. dalla Nave. Nel 1754 alla chiesa venne affiancato un imponente campanile di oltre 50 metri. I Gesuiti, espulsi dal ministro Du Tillot nel 1768, ritornarono a Parma nel 1844 per volere della Duchessa Maria Luigia che eresse la chiesa a Cappella Ducale.

All’interno:

Sull’altare maggiore della chiesa campeggia il San Rocco che guarisce gli appestati realizzato da Francesco Scaramuzza e ivi collocato nel 1831; tra gli altri dipinti conservati in chiesa, San Francesco Saverio di Pietro RotariLa Regina degli Angeli con i santi Luigi Gonzaga e Stanislao Kostka commissionato da Maria Antonia Gioseffa di Borbone-Parma a Giovanni Battista BorghesiL’apparizione di Dio Padre e Cristo con la Croce a sant’Ignazio di Lionello Spada, una Circoncisione di Gesù di Giacinto Brandi.

Nella cappella a sinistra dell’altare maggiore si conserva il monumento funebre alla contessa Giacinta Sanvitale, realizzato da Domenico Guidi su disegno di Alessandro Algardi.

L’organo a canne della chiesa, collocato sopra un’elegante cantoria dorata e dipinta, dentro una cassa di gusto barocco finemente intagliata e decorata, fu costruito da Bernardo Poncini ed Antonio Negri-Poncini nel 1754 e più volte rimaneggiato nel corso del secolo successivo.