Chiesa dei SS Michele e Pietro Salvaro

  • Indirizzo – Via Grizzana 68, 40030 Grizzana Morandi BO (località PIOPPE DI SALVARO)

Notizie storiche

XIV – 1366 (preesistenze intero bene)- Nell’elenco delle chiese del bolognese del 1366 compaiono le parrocchie di S. Michele e di S. Pietro di Salvaro, entrambe della Congregazione di Calvenzano: appare chiaro che, in questa fase, si debba trattare di due edifici distinti.

1560 – 1630 (riedificazione intero bene) – Nel 1560 S. Pietro venne unita a S. Michele: è possibile che l’antica chiesa di S. Pietro sia dunque stata abbandonata nel frattempo. Dopo l’epidemia di peste del 1630 la chiesa di S. Michele, a sua volta bisognosa di ristrutturazione, fu riedificata per voto popolare in forme più ampie delle precedenti, in volta, con sei cappelle.

XVIII – XIX (costruzione campanile)- Nella seconda metà del XVIII secolo venne avviata la costruzione della torre campanaria; i lavori terminarono solo nei primi anni dell’Ottocento.

XVIII – XIX (restauri intero bene) – Fra la seconda metà del Settecento e la prima metà del secolo successivo si susseguirono più interventi di restauro dell’interno, con la realizzazione della cantoria e dell’organo.

1899 (restauri presbiterio) – Nel 1899 fu ristrutturata l’area presbiteriale con il rifacimento, o l’aggiunta, dei due gradini che aggettano verso l’assemblea, datati in una cartella centrale che reca anche la sigla RL.

1900 – 1940 (ristrutturazione intero bene) – Nella prima metà del XX secolo mons. Mellini apportò numerosi e profondi cambiamenti alla struttura della chiesa: aggiunse l’oratorio del Santissimo e le quattro cappelle laterali che dotò di altari di marmo.

Descrizione

La chiesa di Salvaro sorge in posizione panoramica, in affaccio sulla vallata del Reno. Presenta una facciata a salienti rampanti preceduta da un protiro; il fianco sinistro evidenzia il volume delle cappelle laterali con nicchie per statua. L’interno, ad aula, è scandito in quattro campate con sei cappelle laterali voltate a botte; l’aula è voltata a botte con costoloni e unghie. Il presbiterio, a pianta quadrangolare e voltato a botte, è affiancato da due locali.

La chiesa è situata in località Salvaro, sulla sponda destra del fiume Reno, ben visibile dalla via Porrettana, in posizione dominante e panoramica. E’ raggiungibile mediante una strada che innesta in Pioppe di Salvaro, in fondovalle, sale verso la chiesa e torna a scendere verso il Reno; a breve distanza dal complesso ecclesiastico si innesta la strada che risale la collina fino a Monte Sole e al parco. La chiesa oggi è circondata da rare case d’abitazione; nelle vicinanze è situato il cimitero. L’aula è orientata a sud ovest.

Impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di edifici. A sud sorge la casa canonica, innestata all’altezza del presbiterio. A nord un volume parallelo all’asse della chiesa, di altezza minore, ne affianca completamente il lato destro e ingloba il volume del campanile. Una seconda casa d’abitazione sorge contigua all’angolo nord ovest dell’intero complesso.

Esterno
La chiesa affaccia sulla via che origina dalla strada comunale e conduce alle abitazioni collocate a nord dell’edificio sacro; uno spiazzo asfaltato prosegue sul lato sinistro per condurre alle abitazioni sul retro. La facciata è preceduta da un protiro rialzato di un gradino e impostato su pilastri e paraste sui quali si impostano i tre fornici ad arco che ne costituiscono gli accessi frontali e laterali; l’arco frontale è a sesto ribassato. Il protiro, soffittato, è sormontato da un timpano e chiuso da un tetto a capanna. Vi si apre il portale della chiesa, sottolineato da una cornice trilitica sormontata da un timpano. La facciata della chiesa, a salienti rampanti, non presenta altre aperture; è caratterizzata unicamente da due lesene a bugnato che sottolineano la specchiatura centrale. Su di esse si imposta il timpano sommitale. Una cornice sottotetto modanata e con giro di mensoline disegna il profilo del tetto a capanna. Il fianco sinistro è caratterizzato dall’aggetto del volume delle cappelle laterali che non presenta soluzioni di continuità ed è caratterizzato a sua volta dall’aggetto delle nicchie per statue; il volume è coperto a leggio. Tre finestre si aprono all’altezza del cleristorio. Una scala d’accesso al primo piano della canonica si addossa al fianco della chiesa; il volume della canonica ne cela l’ultima parte. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, presenta due finestre laterali sotto tetto. Il fianco destro della chiesa è in massima parte celato dal volume addossato e dal campanile; è leggibile unicamente il cleristorio che presenta, come il fianco sinistro, tre finestre.

Pianta
Ad aula, con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare.

Interni
Si accede all’aula mediante una bussola in muratura con porta in legno. L’aula, pavimentata a cementine in tre colori, è ritmata in quattro campate di passo irregolare definite da lesene con capitelli dorici che reggono una trabeazione con fregio muto, continua, che si interrompe all’imposta della parete di fondo del coro. Nelle prime tre campate si aprono sui lati fornici a tutto sesto che introducono a cappelle laterali voltate a botte; nelle cappelle di sinistra sono presenti nicchie per statue il cui aggetto è visibile dall’esterno. La quarta campata è di passo minore; in essa, sul lato destro, si apre la porta d’accesso laterale. L’aula è voltata a botte con costoloni che proseguono il disegno delle lesene e unghie solo in corrispondenza delle prime tre campate; in esse si inscrivono le finestre. Il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto al piano dell’aula ed è introdotto da un arco trionfale; in esso si aprono, sui due lati, due varchi architravati e schermati da tende che consentono l’accesso ai locali laterali al presbiterio. L’area presbiteriale è stata prolungata oltre l’arco trionfale che introduce alla porzione terminale, di larghezza minore rispetto alla navata. I gradini che aggettano nella navata, dei quali il secondo a profilo mistilineo, ospitano oggi il fonte battesimale e l’ambone. La parte terminale del presbiterio è caratterizzata sui lati da due nicchie voltate a botte; sono entrambe sfondate e archi a tutto sesto introducono a due locali. Il locale di destra, voltato e finestrato, era un tempo usato come sagrestia. L’area presbiteriale è anch’essa voltata a botte con unghiature nelle quali si inscrivono due finestre, una per lato. Il fondo del presbiterio, di pianta quadrangolare, ospita una ancona in stucco con cimasa.

Impianto strutturale
Struttura portante presumibilmente in laterizio, orizzontamenti a travi lignee, manto in tegole marsigliesi.

Apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche e sedie disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio ospita un altare adeguato alle norme conciliari, in marmo, che poggia su un gradino aggiuntivo anch’esso in marmo dal profilo a trapezoidale; sul fondo dell’area presbiteriale è ancora presente l’altare antico, in marmo, con dossale e gradino nel quale è inserito il tabernacolo. La sede è costituita da quattro sedie disposte a destra, collocate all’interno e all’esterno dell’area presbiteriale antica. L’ambone è disposto a sinistra, presso l’arco trionfale. Il fonte battesimale, a fusto, in marmo rosso, è collocato a destra del presbiterio. Tutti gli altari laterali sono ancora arredati con altare, ancona e tabernacolo. Un confessionale ligneo è collocato in controfacciata, a sinistra dell’ingresso.